venerdì 9 marzo 2007

Politica, attualità e sport

8 commenti:

Mauro ha detto...

Un saluto al Saba; sabato sera mi era sembrato di capire che non avesse preso troppo bene il post su valencia-inter.
Si sarà rifatto domenica col derby...o con la juve che perde a Brescia, anche se prendere un gol così dal vecchio ronnie non gli avrà fatto piacere!
una stagione in agrodolce per i nostri amici nerazzurri..

Checca ha detto...

SCUOLA: RIFONDAZIONE ALL'ATTACCO: IN PIAZZA CONTRO IL GOVERNO.

"Io sosterrò lo sciopero della scuola, sarò alla manifestazione per chiedere al governo esattamente quello che chiedono i sindacati". Lo ha dichiarato il segretario di Rifondazione comunista Franco Giordano, ospite questa mattina negli studi di Radio Bbs Popolare Network. A proposito della mobilitazione di Cgil, Cisl e Uil per il rinnovo dei contratti della scuola, Giordano si è mostrato convinto che "sulla scuola noi dobbiamo accelerare di più il mutamento e la cancellazione nei fatti della legge Moratti".

"Dobbiamo contemporaneamente - ha proseguito il segretario del Prc - determinare le condizioni per un'effettiva e rapida regolarizzazione dei precari della scuola". Comunque sulla eventuale partecipazione dei ministri al corteo dei sindacati, infine, Giordano è di diverso avviso. "Penso che quando ci sono manifestazioni contro il governo, per questioni di stile, è meglio - ha affermato - che i ministri non vadano".

Credo che ogni commento sia superfluo. Mi auguro solo che si faccia alla svelta questa benedetta legge elettorale e si torni presto alle urne. I compagni hanno dimostrato, per chi ancora aveva bisogno di prove, di che pasta sono fatti.

cassio ha detto...

ribadisco l'incommentabilità delle affermazioni e della posizione di Giordano.

cassio ha detto...

un pezzo di storia:

INDRO MONTANELLI
Su “il Giornale” del 9 aprile 1990, al lettore Federico Zorzi - che gli chiedeva cosa significa “liberalconservatori”, se “dirsi liberalconservatori non è un po’ come dirsi socialisti-liberali, non è tenere i piedi in due scarpe assolutamente inconciliabili” e se “Prezzolini, conservatore fino al midollo, avrebbe accettato di essere definito liberale” - Montanelli rispondeva così: “Caro Zorzi, la sua diagnosi è assolutamente esatta, ma solo se riferita all’Ottocento, quando nella patria dei grandi esperimenti politici, l’Inghilterra - un’Inghilterra in cui le masse erano ancora escluse dalla vita politica -, si fronteggiavano le due forze, i liberali whigs e i conservatori tories. Ma quando sulla scena fecero irruzione i ceti popolari con le istanze socialiste del Labour, i whigs fecero fronte coi tories e vi si confusero, salvo l’ala liberal, che nella nostra lingua si chiama “radicale” e che ultimamente ha cercato di dar vita a una formazione liberalsocialista, il famoso “lib-lab”, clamorosamente abortito perché, come giustamente lei dice, liberalismo e socialismo sono inconciliabili. [E dopo quindici anni la storia si sta ripetendo, vedi Rosa nel pugno, NDA].
Anche in Italia questo meticciato è stato tentato: prima da Gobetti con la sua “Rivoluzione liberale”, poi da Rosselli col suo “Giustizia e libertà”, che diede vita al partito d’Azione, a sua volta naufragato.
Viceversa, il connubio liberalconservatore è vivo e vegeto, e bastano a dimostrarlo i nomi di coloro in cui si è incarnato. Il grande padre del liberalismo italiano è Benedetto Croce, e Dio sa quanto fosse conservatore, anche se di un conservatorismo che aveva relegato nella memoria storica il Trono e l’Altare, di cui era stato il presidio nel secolo passato. E cos’altro era, se non un liberalconservatore, Luigi Einaudi? E cos’altro sono tutti coloro che in quest’epoca di statalismo e assistenzialismo socialista e cattolico si battono per conservare o restauare la libera iniziativa, l’economia di mercato e tutto ciò che ne discende? Quanto a Prezzolini, caro Zorzi, andava addirittura al di là del liberale. Egli si autodefiniva - e definiva l’umile sottoscritto - “anarco-conservatore”. Che aveva l’aria di un paradosso. Ma non lo era: né per lui, né per me”.

Non campo 100 anni...

Checca ha detto...

Io continuo a tenervi aggiornati sulle chicche di questo governo. Ecco l'ultima di oggi:

ROMA - Il Tar del Lazio ha sospeso il cosiddetto 'decreto Turco', il provvedimento che ha innalzato da 500 milligrammi a 1 grammo la quantità massima di principio attivo di cannabis per uso personale, oltre la quale scattano le sanzioni penali.

Lo hanno deciso i giudici della III sezione quater, presieduta da Mario Di Giuseppe, che hanno pubblicato oggi la loro ordinanza con la quale hanno accolto le richieste di sospensione del Decreto fatto dal Codacons e da una cooperativa sociale-comunità terapeutica di Taranto.

Immediata la replica di Livia Turco: "Farò ricorso al Consiglio di stato", ha detto a margine del convegno "Bambini che non guariranno" a Roma.

I giudici amministrativi del Tar hanno ritenuto che la Legge "non conferisca - si legge nel provvedimento - al Decreto un potere politico di scelta in ordine alla individuazione dei limiti massimi delle sostanze stupefacenti o psicotrope che possono essere detenute senza incorrere nelle sanzione penali". Bensì "un potere di scelta di discrezionalità tecnica, soprattutto per quanto attiene alle competenze del Ministero della Salute".

Non solo; il Tar ha anche ritenuto che, nel caso specifico, "la scelta effettuata con il decreto impugnato non risulta supportata da alcuna istruttoria tecnica che giustifichi il raddoppio del parametro moltiplicatore".

Sono sempre più ridicoli, su tutti i fronti... poveri noi!

cassio ha detto...

che ne pensate?...

pubblicato da Il Gionale a pag. 7 16/03/07
Dichiarazione di Marco Taradash, portavoce dei Riformatori Liberali:
“Solidarietà a Sircana, anzitutto e in ogni caso. Ma solidarietà anche a Maurizio Belpietro, oggetto di attacchi ingiustificati e richieste di censura inaccettabili. Il direttore del Giornale ha fatto il suo dovere: ha avuto una notizia scottante e l’ha pubblicata. I suoi critici vorrebbero che si stampasse soltanto la notizia che il cane morde l’uomo: che la valletta si dona, a pagamento, al suo commendatore; ma non la notizia che l’uomo morde il cane: che il commendatore, in questo caso, frequenta il trans. Si dice: ma è tutto falso; oppure: non c’è reato; e ancora: la vittima finisce alla gogna. Ma guarda un po’, ve ne accorgete solo oggi?
L’Italia è una Repubblica giustizialista fondata sulle intercettazioni, lo sappiamo, no? La Procura di Vattelapesca è specializzata in intercettazioni sotto la cintura, lo sappiamo no? E’ legale? Par di sì, perché la legge non punisce né chi intercetta né chi pubblica le intercettazioni. E nessuna Procura ha mai punito chi le distribuisce illegalmente ai giornalisti. E allora che deve fare un direttore di giornale? L’unica scelta che ha è quella fra l’illegalità formale e l’omertà sostanziale, e se a qualcuno piace la seconda faccia pure. Avremo meno libertà di stampa e più ricatti di Palazzo.
Il rimedio c’è, ed è semplice, anche se nessun Parlamento sembra in grado di adottarlo. Limitare le intercettazioni solo ai reati più gravi e di alta pericolosità sociale, limitare il numero delle intercettazioni, limitare il numero degli intercettati. Ma le Procure si oppongono, perché questa limitazione comporterebbe il ritorno al faticoso lavoro dell’indagine e dell’ingegno. Ci sarebbe da lavorare. E si farebbe carriera per merito, non per anzianità e intercettazioni. E gogne mediatiche”.



Marco Taradash - [15/03/2007]

cassio ha detto...

leggete un po questa...

Adnkronos ci rende noto che «il Ministero degli Affari Esteri, ha aperto oggi un Istituto Italiano di Cultura all'interno di Second LifeL'IIC virtuale, dotato di spazi espositivi flessibili e a costi di allestimento estremamente contenuti, e' stato edificato all'interno di un lotto nella regione Eup, l'East Village di Second Life, sulle rive di un lago». Dunque una seconda ondata di famigerati dalemaboys torna all'attacco delle istituzioni e del portafoglio dei contribuenti. Camerieri di un presidente di partito che si vanta di essere "un uomo dell'800", anni luce distante dalla tecnologia, i dalemaboys-2-la-vendetta passano le loro giornate di lavoro (pagato da noi) per giocare a Second Life spacciandolo per un lavoro. E noi, come diceva il comico, "paghiamo... noi paghiamo....".

Checca ha detto...

Grazie della news Cassio... al peggio non c'è mai fine! Noto con poca sorpresa che i nostri amici vicini a questo strepitoso governo tacciono sulle questioni di politica!